La biografia di Ugo Foscolo

di Erik Lazzari

La biografia di Ugo Foscolo

I primi anni e il trasferimento da Zante a Venezia

Ugo Foscolo – al nome di battesimo “Niccolò” – nacque a Zante (isola greca allora sotto il dominio della Repubblica di Venezia) il 6 febbraio del 1778 da padre veneziano (il medico Andrea Foscolo) e da madre greca (Diamantina Spathis).
La nascita in un’isola greca e da madre di tale nazionalità ebbe un grande significato nella vita di Foscolo: si appassionò al mondo classico e, grazie alla sua doppia origine, affiancò la passione per la cultura greca a profondi sentimenti di italianità.

Dopo la morte improvvisa del padre, avvenuta nel 1788 a Spalato (Croazia), la famiglia subì delle gravi ripercussioni economiche e nel 1789 si trasferì a Venezia. Nel 1793 Foscolo raggiunse la madre e si dedicò, oltre allo studio dei classici greci e latini, alla lettura di autori moderni e contemporanei (Rousseau, Goethe e Alfieri). Iniziata la sua attività poetica, nel 1795 si inserì nei circoli mondani e culturali della città, dove incontrò il suo primo amore: la scrittrice Isabella Teotochi Albrizzi.
Sempre a Venezia seguì il fascino delle idee nate dalla Rivoluzione francese (i principi libertari) e divenne un grande sostenitore della politica di Napoleone.

La delusione per il Trattato di Campoformio

Nel 1796, alla discesa dell’esercito napoleonico in Italia, Foscolo si impegnò per la causa rivoluzionaria prima arruolandosi nelle truppe della Repubblica cispadana e poi partecipando alla vita politica del governo di ispirazione francese, istituitosi a Venezia.  

Per approfondire

La Repubblica cispadana comprendeva i territori di Bologna e Ferrara e i ducati di Modena e Reggio. Fu la prima ad adottare il tricolore italiano, ma ebbe una vita molto breve poiché nel luglio del 1797 fu riunita alla Repubblica cisalpina, lo stato preunitario che comprendeva gran parte dell’Italia settentrionale.

Il 17 ottobre 1797, però, con il Trattato di Campoformio, Napoleone cedette Venezia all’Austria, ponendo fine alla lunga indipendenza della Repubblica. Questo gesto, visto come un “tradimento”, causò in Foscolo una profonda delusione e, pertanto, decise di lasciare Venezia per iniziare a girare, disperato e senza patria, tra le maggiori città italiane: Milano, Bologna e Firenze.
Durante il suo “esilio volontario”, a Milano collaborò per alcuni periodici tra cui il “Monitore italiano”, strinse amicizia con Vincenzo Monti e conobbe Giuseppe Parini e Vittorio Alfieri.

L’avanzata degli Austriaci e gli amori

Nel 1799, con l’avanzata degli Austriaci (la Francia dichiarò guerra all’Austria), Foscolo, a Bologna, si arruolò nella Guardia nazionale, partecipando a numerosi scontri in difesa della Repubblica cisalpina. Dopo varie missioni, a seguito della vittoria di Marengo (giugno 1800) con cui Napoleone riconquistò l’Italia, Foscolo fu arruolato come capitano aggiunto nell’esercito della Repubblica italiana.
Iniziarono per il poeta anche delle avventure amorose: a Firenze si innamorò di Isabella Roncioni, a Milano iniziò una relazione con Antonietta Fagnani Arese e, successivamente, in Francia ebbe una relazione con l’inglese Fanny Hamilton, dalla quale nacque la figlia Floriana.

La morte del fratello Giovanni  

Il suicidio del fratello Giovanni, nel 1801, innescò in Foscolo una profonda maturità umana e artistica. Nel 1802 venne pubblicata la prima edizione del romanzo epistolare (raccolta di lettere) Ultime lettere di Jacopo Ortis, nel 1803 uscì la raccolta delle Poesie con cui, attraverso l’alternare dei componimenti autobiografici (come A Zacinto) ai componimenti di riflessione poetica ed esistenziale (come Alla Musa e Alla sera, Foscolo offre un ritratto ideale di sé. 
Nel 1806, a Parigi, Foscolo conobbe Alessandro Manzoni e, rientrato dalla Francia, incontrò il poeta e letterato Ippolito Pindemonte, al quale, nel 1807, il poeta dedicò il carme Dei Sepolcri

La docenza all’Università di Pavia

Nel 1808, grazie all’aiuto dell’amico Vincenzo Monti, Foscolo ottenne la cattedra di eloquenza (letteratura italiana) all’Università degli studi di Pavia (città allora sotto il regime napoleonico), presso la quale, nel 1809, tenne un importante discorso accademico intitolato Dell’origine e dell’ufficio della letteratura. Nel frattempo Foscolo divenne un punto di riferimento per i giovani intellettuali e patrioti del tempo e questo gli attirò le inimicizie dei francesi al potere a Milano, allora capitale del Regno d’Italia napoleonico (1805-1814).
La cattedra, dunque, gli venne quasi subito soppressa dal governo francese. Tra il 1810 e il 1812 il rapporto di Foscolo con l’ambiente letterario e politico milanese, dominato da Monti, si inasprì ulteriormente e ciò ruppe l’amicizia con lo stesso Monti.

Nel 1811 Foscolo rappresentò, al teatro la Scala di Milano, la tragedia Ajace, in cui la polizia napoleonica vide nella figura del tiranno Agamennone un’allusione al dispotico potere di Napoleone Bonaparte; il suo intento era quello di incitare la popolazione a ribellarsi contro il regime napoleonico.
Nell’agosto del 1812 lasciò Milano e si trasferì a Firenze, dove frequentò il salotto della duchessa Luisa Stolberg (la contessa d’Albany – vedova di Vittorio Alfieri); in quest’occasione conobbe Quirina Mocenni Magiotti con la quale instaurò una relazione d’amore. Essa, oltre ad amare moltissimo il poeta, lo salvò dagli strozzini prestandogli una cospicua somma di denaro che Foscolo mai restituì. Nella città toscana Foscolo incontrò lo scultore Antonio Canova che, in quel periodo, era impegnato nella realizzazione del gruppo scultoreo le Tre Grazie; affascinato dalle sculture, il poeta iniziò la stesura del poema mitologico Le Grazie (dedicato a Canova). 

Le traduzioni di alcune opere e un nuovo autoritratto

Foscolo mostrò sempre un grande interesse per le traduzioni, tra queste vi sono quella della Chioma di Berenice di Catullo (dal latino) e dell’Iliade di Omero (dal greco). Nell’estate del 1813 pubblicò a Pisa la traduzione dell’A Sentimental Jorney through France and Italy (Viaggio sentimentale) dello scrittore inglese Laurence Sterne e si firmò Didimo Chierico. Attraverso questo personaggio Foscolo offre ai lettori un nuovo ritratto di sé, opposto a quello giovanile raffigurato da Jacopo Ortis: Didimo guarda il mondo con l’ironia e il distacco (a cui lo stesso Foscolo è giunto con la sua maturità), a differenza di Jacopo che è un giovane passionale e patriota.

Il ritorno a Milano e l’esilio inglese

Dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte avvenuta a Waterloo il 18 giugno 1815, l’avanzata delle truppe austro-russe divenne inarrestabile. Foscolo, pertanto, si impegnò in segrete missioni diplomatiche per cercare l’appoggio dell’Inghilterra per garantire la libertà italiana. Con l’entrata degli Austriaci a Milano, Foscolo venne invitato dal governo (benché questo sospettasse in lui congiure antiaustriache) a dirigere una rivista letteraria, ma egli preferì lasciare l’Italia per andare in Svizzera piuttosto che giurare fedeltà all’Austria.
Nel 1816 iniziò per Foscolo il doloroso auto-esilio: dalla Svizzera si trasferì in Germania, poi in Olanda e infine in Inghilterra. Stabilitosi a Londra, il poeta, si mantenne economicamente grazie all’aiuto di alcuni suoi amici e grazie all’attività di giornalismo e critica letteraria che aveva intrapreso. 

Gli ultimi anni

Mentre la sua fama si stava spegnendo, Foscolo, malato, fu costretto a fuggire dai creditori e a nascondersi nei sobborghi più poveri di Londra. Assistito fino all’ultimo da sua figlia Floriana, morì, all’età di 49 anni, il 10 settembre 1827 nel sobborgo londinese di Turnham Green.
Solamente nel 1871 i suoi resti vennero riportati in Italia e tumulati nella Basilica di Santa Croce a Firenze, a fianco dei grandi uomini che egli cantò nell’Ortis e nei Sepolcri.

La biografia in breve

I primi anni, il trasferimento a Venezia e la delusione per il Trattato di Campoformio

Ugo Foscolo nacque a Zante (isola greca allora sotto il dominio della Repubblica di Venezia) il 6 febbraio del 1778 da padre veneziano e da madre greca. Nell’isola iniziò la sua formazione sui classici latini e greci.
Alla morte improvvisa del padre (1788 – Spalato), Foscolo nel 1793 raggiunse la sua famiglia a Venezia (precedentemente trasferitasi nel 1789): qui si dedicò alla lettura di autori moderni e contemporanei,  subì il fascino delle idee nate dalla Rivoluzione francese (i principi libertari) e divenne un grande sostenitore della politica di Napoleone Bonaparte.

Il 17 ottobre 1797, però, con il Trattato di Campoformio, Napoleone cedette Venezia all’Austria, ponendo fine alla lunga indipendenza della Repubblica. Questo gesto causò in Foscolo una profonda delusione e, pertanto, decise di lasciare Venezia per iniziare a girare, disperato e senza patria, tra le maggiori città italiane: Milano, Bologna e Firenze.
A Milano collaborò per alcuni periodici tra cui il “Monitore italiano”, strinse amicizia con Vincenzo Monti e conobbe Giuseppe Parini e Vittorio Alfieri.

Gli amori e il soggiorno in Francia

Per approfondire: nel 1799, con l’avanzata degli Austriaci (la Francia dichiarò guerra all’Austria), Foscolo, a Bologna, si arruolò nella Guardia nazionale per difendere la Repubblica cisalpina.
A seguito della vittoria di Marengo (giugno 1800) con cui Napoleone riconquistò l’Italia, Foscolo fu arruolato come capitano aggiunto nell’esercito della Repubblica italiana.

A partire dal 1800 iniziarono per il poeta anche delle avventure amorose: a Firenze si innamorò di Isabella Roncioni e a Milano iniziò una relazione con Antonietta Fagnani Arese.
Nel 1804, Foscolo, si traferì in Francia per motivi militari e fu in quest’occasione che conobbe l’inglese Fanny Hamilton, con la quale ebbe una relazione e la figlia Floriana.

Il ritorno in Italia

Rientrato in patria, Foscolo visse tra Venezia, Milano, Bologna e nuovamente Milano.
Dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte avvenuta a Waterloo il 18 giugno 1815 e con l’entrata a Milano degli Austriaci, il poeta fuggì definitivamente dalla città per non dover giurare fedeltà all’Austria.

L’esilio volontario

Dopo aver lasciato Milano, Foscolo si trasferì in Svizzera, poi in Germania, in Olanda e infine in Inghilterra; stabilitosi a Londra si mantenne economicamente grazie all’aiuto di alcuni suoi amici e grazie all’attività di giornalismo e di critica letteraria che aveva intrapreso. 

Gli ultimi anni

Il poeta, malato, fuggì dai creditori e si nascose nei sobborghi più poveri di Londra. Assistito fino all’ultimo da sua figlia Floriana, morì, all’età di 49 anni, il 10 settembre 1827 nel sobborgo londinese di Turnham Green. Solamente nel 1871 i suoi reseti vennero riportati in Italia e tumulati nella Basilica di Santa Croce a Firenze, a fianco dei grandi uomini che egli cantò nell’Ortis e nei Sepolcri.

 Le opere principali

Le opere:

  • le Ultime Lettere di Jacopo Ortis (Clicca qui per l’approfondimento) è un romanzo epistolare – formato da lettere – di carattere autobiografico, in cui Foscolo proietta nella figura del protagonista le proprie vicende sentimentali e politiche; l’autore evidenzia in modo particolare la delusione provata in seguito al Trattato di Campoformio;
  • le Odi, dedicate a due donne: A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All’amica risanata, sono due componimenti in versi in cui Foscolo esalta la bellezza femminile (questa viene cantata come “ristoro unico à(i) mali”, ovvero l’unico conforto per l’uomo);
  • i Sonetti, che sono dodici, richiamano la tematica dell’esilio, della nostalgia e della perdita di affetti e persone care. I più conosciuti sono: In morte del fratello Giovanni, A Zacinto, Alla Sera;
  • il carme Dei sepolcri è un componimento poetico di tono solenne (composto da 295 endecasillabi sciolti – non legati tra loro da strofe) che affronta il tema della sepoltura come memoria di affetti, di legami e di valori tra le generazioni: “Solo attraverso il sepolcro, dopo la morte, l’uomo può trovare una sorta di sopravvivenza nel ricordo dei posteri (prossimi)”;
  • le Grazie è un’opera incompiuta ed è formata da tre inni: il primo è dedicato a Venere (dea della bellezza), il secondo a Vesta (dea della virtù) e il terzo a Pallade Atena (dea della Sapienza).

 

 

 

 

 

 

 

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