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È importantissimo conoscere bene le regole dell’accento tonico per leggere correttamente un testo in latino.
In questo articolo vi illustrerò le principali regole che determinano la posizione dell’accento nelle parole latine. Le regole prosodiche sono le LEGGI che regolano l’accento e sono tre:
- Legge della baritonèsi: afferma che l’accento NON cade mai sull’ultima sillaba della parola. Una parola latina, dunque, non sarà mai tronca (cioè accentata sulla sua ultima sillaba). Fanno eccezione i monosillabi.
- Legge del trisillabismo: afferma che l’accento NON risale mai oltre la terzultima sillaba. Contando le sillabe di una parola, sempre partendo dal fondo di questa, l’ultima sillaba non avrà mai l’accento, la penultima e la terzultima sì, la quartultima, la quintultima, la sestultima, etc. no.
- Legge della penultima sillaba: se la penultima sillaba è lunga (una sillaba è lunga quando contiene una vocale lunga, indicata dal segno ” ¯ “, ad esempio: amāre), l’accento cade su essa. La parola, dunque, è piana.
Se la penultima sillaba è breve (una sillaba è breve quando contiene una vocale breve, indicata dal segno ” ˘ “) l’accento cade sulla terzultima sillaba; l’accento, pertanto, “torna indietro” di una posizione. La parola è dunque sdrucciola.