Poesia della professoressa Clotilde Moccia

di Erik Lazzari

Poesia della professoressa Clotilde Moccia

Poesia della professoressa Clotilde Moccia

TESTO:

Non più sul viso
la fresca tua bellezza
Ma i segni
che la vita
ti ha lasciato
Comprensivo e tenero lo sguardo
illuminato ancor
di meraviglia
Il solco di una
lacrima tracciato
Sofferta la dolcezza del sorriso
Benedetta la mano
che accarezza
un volto non più giovane ma amato
(Clotilde Moccia)

PARAFRASI:

La tua giovane bellezza non è più presente sul viso, ma
sono presenti i segni che la vita ti ha lasciato; lo sguardo, comprensivo e tenero, è ancora illuminato dallo stupore.
La lacrima che ha tracciato un solco, ha celato la tenerezza del sorriso.
La mano che accarezza un volto non più giovane, ma amato, sia benedetta.

COMMENTO:

Ho il piacere di commentare la poesia della mia ex carissima e indimenticabile insegnante. 

La professoressa Clotilde Moccia, sottolinea che la perdita della giovinezza lascia dei segni sul viso, ma la voglia di vivere rimane inalterata nonostante gli inevitabili ostacoli incontrati lungo il cammino.
Sia benedetto chiunque apprezzerà questa metamorfosi.

 

ANALISI:

Il “MA”, presente nel secondo verso, indica proprio il cambiamento che avviene dall’età giovanile all’età più avanzata. Nonostante la metamorfosi, nel volto della persona continua ad essere presente una meravigliosa voglia di vivere.
I numerosi enjambement esaltano il ritmo della poesia.

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